giovedì 10 luglio 2008
TUTTI GIU' PER TERRA
Fanno più bene o male i girotondi al Centrosinistra? Antonio Polito, direttore del Riformista, non ha dubbi: “Fanno un male terrificante. Per fortuna il Partito democratico se ne è tenuto alla larga, riducendo il danno. Pensiamo a che cosa sarebbe successo se alla manifestazione di Piazza Navona ci fossero stati anche solo dieci parlamentari del Pd”.
- Eppure i girotondini sono tutti dell’area del Centrosinistra.
“Sono una componente minoritaria ed estremista, per fortuna. Hanno preso in giro anche Napolitano. Con tutto il rispetto che si deve a chi manifesta in piazza la sue idee, ma non a chi si abbandona a vergognosi insulti al capo dello Stato, al limite e oltre il limite del vilipendio, e a chi sul palco ha offeso persino il Pontefice, il problema della piazza «No Cav» di ieri era la sua lontananza dal sentimento della maggioranza degli italiani, come ho scritto nel mio editoriale sul Riformista. Quello di piazza Navona era un movimento piccolo, chiassoso, egemonizzato da Beppe Grillo. No, credo che per il Centrosinistra siano un nemico mortale. Il Centrosinistra non può solamente evitarli rimbrottando, ma su di loro deve fare una politica aperta, dicendo la verità su tutta la questione”.
- E qual è la verità?
“Che sperare che Berlusconi vada in carcere per risolvere i problemi del Paese è sbagliato. Vedo che sono tutti appassionati al tema di Saint Just. Ma non è una politica efficace”.
- Nel Centrosinistra c’è però Di Pietro, che pare essere sulla stessa lunghezza d’onda dei girotondini.
“E infatti bisognerebbe denunciare l’allenza con l’Italia dei valori e riconoscere che è stato un errore”.
- Non si perdono voti abbandonando Di Pietro e la sua Italia dei valori?
“Se ne perdono molti di più così. Quello con i girotondini mi pare proprio un abbraccio mortale”.
- Forse il Partito democratico di Walter Veltroni ha una strategia più sottile: prendere le distanze ma senza condannare apertamente il movimento, per non perderne il consenso elettorale...
“E’ l’idea del “ma anche” veltroniano. Ma non mi pare che abbia prodotto grossi risultati dare ragione, anche implicitamente, a Di Pietro. Alla lunga l’unico modo è prendere le distanze”.
- Queste manifestazioni rafforzano o indeboliscono i due controversi disegni di legge sulla giustizia in cantiere, vale a dire lodo Alfano e legge blocca-processi?
“Manifestazioni come questa di piazza Navona rafforzano enormemente la posizione di Berlusconi. Credo che la partita sul lodo Alfano ormai sia vinta. Tra l’altro Berlusconi sembra che li provochi apposta, i girotondini, proprio per far salire il gradimento. Riuscendoci”.
- Ma anche il Partito democratico è contrario alle due leggi. Che dovrebbe fare per bloccarle?
“Deve fare una battaglia parlamentare sulla base delle sue idee. La legge blocca-processi è un obbrobrio: per bloccare un dibattimento se ne fermano 100 mila. Sul lodo invece sono favorevole. In Italia qualunque pm può svegliarsi al mattino e mettere sotto processo il premier o il capo dello Stato. Mi pare giusto tutelarli con un’immunità, come avviene all’estero, ad esempio in Inghilterra. Nel Regno Unito i pubblici ministeri non sono inquirenti per professione ma sono avvocati che vengono scelti dalla regina come avvocati dello Stato. Sarebbe inconcepibile che appartenessero a qualche corrente associaizionistica. Accusa e difesa sono sul piano dell’assoluta parità.”.
- In piazza Navona hanno fatto illazioni pesanti su una ministra...
“Quella è tutta spazzatura, come dice Berlusconi. Del resto è l’Italia”.
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